La mia PiadaMundial ovvero quando la Romagna incontra la Bosnia passando per casa mia: Piadina con Polpettine arrostiste e Salsa Ajvar

 
 
 Per prima cosa mi voglio scusare con l’eventuale lettore della Bosnia-Erzegovina. Questo mese partecipo come al solito alla sfida dell’MTC. Il tema è La Piadina Romagnola, proposta da Tiziana del L’Ombelico di Venere. Che c’entra la Bosnia? Vi chederete…In teoria nulla, se non fosse che questo mese la mente malata vulcanica di Alessandra ha partorito una gara nella gara.
Giugno 2014, mese dei mondiale di calcio….perchè non fare il nostro mondiale? Un bel PIADAMUNDIAL!!!! Ispirandoci ai paesi assegnati bisogna creare una piadina degna di un mondiale.
La cosa che mi spaventa colpisce ogni volta è l’entusiasmo con cui tutta la comunity abbraccia queste proposte….se avete tempo passate dal blog di Alessandra e ne vedrete delle belle!! Se vi va potete anche partecipare al voto….anche noi avremo la piadina CAMPIONE DEL MONDO!!!!
Avrete capito che a me è toccata la Bosnia-Erzegovina. Ed è stata una vera scoperta!!

 

PIADINA ROMAGNOLA
 
500 g di farina 00*
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto  90 ml di olio evo
15 g di lievito per torte salate
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio
 
Il procedimento è lo stesso ho solo sostituito lo strutto con olio evo perchè qui a casa mia non ci facciamo mancare niente e sia marito che figli hanno problemi col colesterolo.
 

 

 Fate scaldare al microonde il latte e l’acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All’interno mettete lo strutto  l’olio  con il lievito, il bicarbonato e il sale, aggiungete l’acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po’ dura. Mettete l’impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell’uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz’ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d’impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l’apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all’interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull’altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
 Una parte dell’impasto l’ho coppato con un coppapasta a forma di stella per creare dei piccoli finger food. Con questi e due t-shirt ho creato la mia bandiera bosniaca ^_^

 

 
POLPETTINE ARROSTITE
 
250 g carne di manzo macinata
250 g carne maiale macinata
5 pomodorini semisecchi
1 spicchio d’aglio
basilico fresco
Sale
Pepe
Olio per cuocere
 
Tritate al coltello sia i pomodorini che l’aglio e il basilico. Impastate bene la carne con tutti gli ingredienti e mettetela a riposare in frigo per 15-20 minuti.
 
Per i finger food, formate delle polpettine piccolissime che arrostite in padella con pochissimo olio.
 
Queste polpettine sono una libera interpretazione di un piatto tipico della zona dei balcani, i “Cevapcici”. Son un piatto a base di carne trita speziata e si presentano come delle polpette cilindriche che possono essere arrostite sia sul barbeque che in padella.

 

Per la piada arroltolata, fate saltare la carne aromatizzata in padella con un filo d’olio, sgranandola bene con una forchetta.

La mia SALSA AJVAR

1 melanzana tonda
2 peperoni  cornetto
1 spicchio d’aglio
½ scalogno
1 cucchiaio abbondante di aceto di mele
1 scalogno piccolo
basilico fresco
timo fresco
olio
Sale
pepe
 
 
Arrostite  i peperoni (io li ho messi nel micronde con funzione crisp per circa 15 minuti rigirandoli a metà del tempo) e riponeteli in un contenitore chiuso da pellicola trasparente. Una volta raffredati, eliminate il picciolo e i semi e spellateli.
 
Tagliate a metà la melanzana, bucherellate la superficie e arrostitela. Io l’ho sistemata nel piatto crisp rivestito di carta forno col la parte tagliata verso il basso e l’ho arrostita nel micronde con funzione crisp per  circa 15/20 minuti. Riponetela in un contenitore e fatela raffreddare. Con un cucchiaio recuperate tutta la polpa eliminando la buccia.
 
Su un tagliere sistemate i peperoni puliti e la polpa di melanzana e tritate il tutto.
Tritate il basilico con il timo.
Tritate lo scalogno e sbucciate l’aglio e schiacciatelo.
 
In una padella fate ammorbidire lo scalogno con l’aglio e l’olio. Sfumate con l’aceto di mele, eliminate l’aglio ed infine aggiungete il trito di melanzane e peperoni. Salate e pepate. Fate cuocere a fiamma moderata per circa un oretta. Devono asciugarsi i liquidi di vegatazione. Quando mancano 10 minuti alla fine della cottura aggiungete il trito di aromi.
 
La versione originale di questa salsa è piccante, ma  a casa mia. a parte me. nessuno tollera peperoncini o paprika quindi ho pensato di aggiungere il basilico, il timo e lo scalogno per dare freschezza e sapore in più. Devo dire che è stata una bella scoperta e ci è piaciuta molto!
 
 
Per la composizione dei fingerfood, su ogni stellina ho messo della salsa ajvar una polpettina e del timo fresco
Per la piada, ho spalmato della salsa ho aggiunto la carne e arrotolato il tutto.
 
 
 

Oltre ad un piatto tipico mi sono ispirata anche alla bandiera. Un triangolo giallo su fondo blu e una fila di stelline bianche. Il triangolo rappresenta le tre etnie (Serbi, Croati e Bosgnacchi), le stelline rappresentano l’Europa. I colori bianco giallo e blu rappresentano la neutralità e la pace. La trovo magnifica!!

Con questa piadina romagno-bosniaca partecipo all’MTC del mese di giugno

 

No Comments

  • Mila 29 Agosto 2014 at 2:42 PM

    Ke delizia queste piade!!!!

    Reply
  • Alessandra Gennaro 19 Giugno 2014 at 12:20 PM

    la difficoltà è uno stimolo per aguzzare l'ingegno, ma stavolta ti sei superata, Rosaria: è tutto straordinario, dall'inventiva nella scelta dela forma al gusto nella combinazione delle varie parti. Io son più per il piccante, ma trovo ottima la tua soluzione "aromatica" con il basilico eil timo nella salsa ajivar. E lo stesso vale per il pomodoroino semi secco nelle polpette. Davvero una gran bella idea, eseguita splendidamente! i Bosniaci saranno usper orgogliosi! Bravissima!

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  • reham magdy 18 Giugno 2014 at 2:52 PM

    hhhhhhhhh

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  • marina 16 Giugno 2014 at 10:18 PM

    Sembra davvero molto saporita questa piadina bosniaca, peccato non poterla assaggiare subito!

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  • Tiziana M 16 Giugno 2014 at 10:02 PM

    adoro le tue stelline!! mi piacciono anche perché sono nella pandiera! Hai dato un'ottima interpretazione e non avevi di certo una squadra facile. Salsa e polpettine, un'ottimo connubio!!! grande Rosaria!!

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  • Tiziana Arosio 16 Giugno 2014 at 6:29 PM

    Che bravaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!

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  • flavia galasso 16 Giugno 2014 at 5:35 PM

    Capperi non soo arrivata a votare, mannaggia…sarà alla prossima partita di girone!

    Reply
  • lagreg 16 Giugno 2014 at 1:53 PM

    Davvero bellissima questa bandiera e la sua simbologia…e bellissime le tue stelline di piada!!! Quella salsina lì va provata al più presto…

    Ciao
    Silvia

    Reply
  • Manu 16 Giugno 2014 at 9:41 AM

    Ciao mi è piaciuta molto la tua interpretazione ben equilibrata
    Condivido il tuo pensiero su MTC c'è la gioia di partecipare e di mettersi in gioco come in questo caso siamo andate a studiare gli stati prima di pensare a cosa proporre e spesso sono state scoperte interessantissime
    Ciao e buona giornata
    Manu

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